sabato 8 dicembre 2007

Superpoteri


I supereroi non mi hanno mai fatto impazzire. Intendiamoci: non è che mi facciano proprio schifo. E' solo che non mi piacciono molto. Suppongo che dipenda dal fatto che ho scoperto il genere supereroistico quando ero già cresciutello (prima abitavo in Germania dove per ovvie ragioni questi übermenschen in edicola erano assenti e leggevo tutt'altri fumetti) e quando mi ci sono avvicinato mi dava un senso di vago disagio il fatto che c'erano sempre riferimenti ad un qualcosa di già avvenuto e che avrei dovuto sapere per capire quello che stavo leggendo.
Per questo motivo apprezzavo soprattutto gli albi che erano fuori da qualsiasi continuity.
Poi i supereroi sono spariti anche dalle edicole italiane. Poco male: in fondo -pensavo- bisogna essere degli sciroccati per andare in giro vestiti a quel modo.
Poi i supereroi sono tornati. E stavolta erano diversi. Erano sempre sciroccati ma sembrava che finalmente se ne rendessero conto. Era il periodo di "dark knight returns", "killing joke", "elektra:assassin", "devil: love and war" e tutte quelle storie che hanno revisionato l'universo dei supereroi. Beh, questa roba mi piaceva. Soprattutto dal punto di vista grafico.
Per il resto sono sempre rimasto poco convinto da operazioni di marketing come la morte di Superman o da casini come la crisi degli universi infiniti o "civil war".
Resta comunque il fatto che nonostante questo io oggi non sia un grande appassionato del genere.
Probabilmente è per questo che "watchmen" a tutt'oggi mi lascia abbastanza tiepido. Ritengo Moore il più grande sceneggiatore vivente (anche se qualche ciofeca l'ha fatta anche lui) ma preferisco di gran lunga un "V for vendetta", un "from hell" o un "league" a "watchmen", sorry.
Nonostante tutto questo ci sono nella mia personale classifica dei dieci fumetti più belli in assoluto almeno due che rientrano nel genere supereroistico.
Uno è "Top Ten" del solito Moore (ma che gli volete dire a uno che scrive così?). Di cui ho recentemente letto i fantastico spin-off "quelli del quarantanove.
L'altro è "Powers". Ho smesso di sperare di continuare a leggerlo in italiano già tempo fa. Cosi, trovandomi a Londra l'anno scorso ho comprato i volumi 5, 6 e 7 da "Gosh".
Il volume 5 in particolare è da pelle d'oca. Se vi capiterà di leggerlo scoprirete in cosa consiste un interrogatorio condotto da Deena Pilgrim, uno dei più bei personaggi a fumetti che abbia mai visto.Cazzo, ma quanto sono bravi 'sti due?

37 commenti:

Antonio ha detto...

Ti consiglio Love Fights di Andi Watson. Un'operazione favolosa che amerai. Come Watchmen, se Moore e Gibbons fossero stati tirati su a pane, manga, e fumetti indie americani.

Provalo e non te ne pentirai.

benzedrina ha detto...

cacchio armando condivido parola per parola. l'idea di vedere sti tipi che zompano da un grattacielo all'altro con mantelli e volano e raggi laser dagli occhi e palle fiammanti dal culo non mi ha mai preso. che ci debbo fare? non li ho mai trovati credibili? chissà. ogni tanto strizzo l'occhio al punitore e batman ma niente più. il genere non mi esalta.
ciao, ross.

Armaduk ha detto...

Antonio: Provalo e non te ne pentirai.

Segnato! Però, non so perchè, ho la vaga idea che non sarà facilissimo trovarlo.

PS. Chi è l'ispettore Barnaby?

Benzadreina: Si, anch'io preferisco Batman (il punitore mi lascia piuttosto tiepido, anche quando lo scrive un edulcorato Ennis).
Leggi Powers!

benzedrina ha detto...

leggerò...

Anonimo ha detto...

Watchmen ti lascia tiepido?
Secondo me è un roblema di termosifoni.
Non può essere diversamente.

Si è così. Non può esserce altra spiegazione.

Armaduk ha detto...

Watchmen ti lascia tiepido?
Yeah!
Se non ti piacciono troppo i supereroi...

Niccolò Storai ha detto...

Sono bellissimi i tuoi lavori Armando!
Complimenti vivissimi per la tua sintesi.

Susanna Raule ha detto...

Credo che qualcuno dovrebbe dire che quella sintesi segue il processo creativo meno sintetico del mondo.
Ah, i disegnatori lenti...

Armaduk ha detto...

Ehilà, Niccolò!
Credo che ci siamo conosciuti in occasione di una Lucca di un paio di secoli fa :)
Grazie per i complimenti.
La mia sintesi, come dice sraule, è tutta apparenza :(

Anonimo ha detto...

Armando, Watchmen è il capostipite di quel lavoro sui super eroi che hai apprezzato nei lavori di Miller e altri. Ma non è solo questo: è una pietra miliare del fumetto mondiale. E' un'opera che ha millemila livelli di lettura. E' un mondo di spunti, sensazioni, idee, emozioni, personaggi, reazioni... Capolavoro è un termine adatto, ma non rende l'idea, nè giustizia.

benzedrina ha detto...

sarà un capolavoro universalmente riconosciuto ma anche a me watchmen lascia tiepido...

ross.

Armaduk ha detto...

@nomad: ma sono perfettamente d'accordo. E' un'opera che ha millemila livelli di lettura. E' un mondo di spunti, sensazioni, idee, emozioni, personaggi, reazioni. Dico solo che Moore avrebbe potuto fare la stessa cosa senza supereroi. Ne sarebbe venuto fuori un qualcosa di diverso ma comunque un capolavoro. Il fatto che abbia voluto ambientare tutta la storia in un universo di supereroi fa si che l'opera sia molto più apprezzata da chi ha una formazione fumettistica più basata sui supereroi, cosa che io non ho (e neanche rossano, a quanto pare). Tutto ciò senza nulla togliere a "Watchmen".

Antonio Fuso ha detto...

La penso anch'io come te su Watchmen...ma allo stesso tempo ho come l'idea che se lo avessi letto nel momento in cui veniva pubblicato la sua carica innovativa mi avrebbe colpito di più! Aver affrontato prima opere come L'invisibles di Morrison, il V for Vendetta dello stesso Moore e centinaia di storie "post sense of wonder" mi ha forse, in parte, immunizzato!

Antonio ha detto...

Ovvio che sui tuoi gusti non posso dire niente.
Pero' Watchmen senza supereroi non sarebbe uguale. Perche' non rifletterebbe la sensibilita' di Moore. Alla fine a Watchmen si arrivera' pure da Mad, ma SuperDuperMan senza l'originale non si sarebbe potuto scrivere.
Moore ama i supereroi e senza di loro tutta la riflessione sarebbe inutile.
Detto questo, anche io preferisco V For Vendetta. Ma a livello tecnico, come Watchmen non c'e' mai stato nulla e mai ci sara'.

Will ha detto...

sottoscrivo le parole di antonio e consiglio anch'io Love Fights. Watson è sempre più una garanzia.
Powers è una delle cose migliori presenti sul mercato americano ( e spero che regolarizzino le uscite al più presto perché mi hanno lasciato in sospeso sul più bello), ma anche Bendis e Oeming partono da Watchmen in più di un senso.

Armaduk ha detto...

@antonio (fuso)- Uhm, io l'ho letto quando è uscito e mi era piaciuto, però anche allora non gridavo al miracolo. Voglio dire, in quel periodo ho letto anche "killing joke", "elektra: assassin", "dark knight returns", "marshall law", "batman year one", ecc... mentre i supereroi classici non me li sono mai filati più di tanto.
Boh?

@antonio (non fuso)- Certo che Watchmen senza supereroi non sarebbe uguale. Non sto criticando il fatto che moore abbia voluto usare i supereroi nè sto minimamente mettendo in discussione il valore dell'opera. Mi rendo anche conto dell'impatto che possa avere un volume del genere su chi i supereroi li ha sempre amati. Semplicemente io non li amo. Non li odio ma non li amo neanche. Così possiamo dire che l'impatto su di me è stato minore.

@willy- ma anche Bendis e Oeming partono da Watchmen in più di un senso
Dici? Io non ce lo vedo molto. Sicuramente ci sono i riferimenti al revisionismo degli anni 80 ma non mi sembrano strettamente legati a watchmen. Casomai direi a marshall law più una bella dose di cultura pop americana, a cominciare dai telefilm polizieschi da "hill street" a NYPD". Più ancora una bella dose di trash da "E!".

Will ha detto...

Sono d'accordissimo con te sui riferimenti che citi. Del resto Bendis stesso l'ha definita una crime fiction con i superpoteri. E' che secondo me Watchmen tra le tante cose è stato anche l'archetipo di questo sottogenere.
Certi schemi narrativi di Powers, pensa soprattutto ai primi cicli (retro girl in particolare) e in generale l'atmosfera e il 'momento' della storia, come se passata l'era delle meraviglie i supereroi si fossero risvegliati come semplci uomini in calzamaglia alle prese col mondo reale; tutti questi elementi discendono da Watchmen anche inconsapevolmente, proprio perché è lì che tutti abbiamo visto per la prima volta gli eroi scendere, tra mille sfumature di grigio, nei bassifondi della moralità della crime fiction.
Detto questo, di pancia preferisco anch'io V for Vendetta. XD

Susanna Raule ha detto...

Giustamente tra gli ispiratori di Powers si potrebbe citare anche Marvels (fumetto secondo me non così eccezionale - tra l'altro trovo Ross un po' stucchevole). E imho Willy ha ragione anche sul fatto che si nota molto l'impronta di Watchman nella storia di Retro Girl, meno nel resto.

Un'ultima cosa: per me The killing joke se li mangia tutti. Però forse non vale, perché l'Arkham Asylum è il posto dove mi piacerebbe esercitare, se potessi!

Antonio ha detto...

Secondo Moore, il Killing Joke e' la sua opera meno riuscita.
Per me, vedere Bolland che disegna e' da urlo, quindi adoro KJ.
Per quanto riguarda Ross, e' bravo ma e' troppo da nerd...
Arkham Asylum? Si, ma solo nelle mani di Morrison...

:-P

Armaduk ha detto...

@willy- perché è lì che tutti abbiamo visto per la prima volta gli eroi scendere[...] nei bassifondi della moralità della crime fiction

Ah, era questo che intendevi! Sono d'accordo!

di pancia preferisco anch'io V for Vendetta.

Ecco, "di pancia"! Un altro motivo per cui watchmen non mi ha mai fatto venire la pelle d'oca è il fatto che è un opera assolutamente cerebrale. Tecnicamente ineccepibile ma poco adatta ad una fruizione "di pancia".

@sraule- l'Arkham Asylum è il posto dove mi piacerebbe esercitare, se potessi!

Wow! elettroshock e lobotomie per tutti!!

@antonio- Per me, vedere Bolland che disegna e' da urlo, quindi adoro KJ.

Quoto in pieno. Tra l'altro dovrebbe esserci una legge che obbliga quell'uomo a pubblicare anche le sue matite...

Per quanto riguarda Ross, e' bravo ma e' troppo da nerd...

Non solo. Personalmente sono un cultore del tratto e Ross NON HA tratto. belle fotografie realizzate con ecoline.

Arkham Asylum? Si, ma solo nelle mani di Morrison...
Penso che anche sraule se la caverebbe bene... :asd:

Anonimo ha detto...

Oh, sì... quanto mi piacerebbe. Si potrebbe tranquillamente fare a meno di Batman... chi cazzo ne ha bisogno con un simile parco giochi per sceneggiatori?

Nomad ha detto...

The Killing Joke è la più bella storia di Batman mai pubblicata. Parere personale, quindi verità assoluta.
Per tornare a Watchmen (non penserai mica che abbia finit, vero ;-)), un fumetto "politico" e "demolitore", creato in USA e ivi ambientato, con quella potenza e quelle valenze, semplicemente non poteva prescindere dai super eroi. Detto questo, credo che tu abbia ragione: è un fumetto "freddo" anche per me. Però mi esalta tutte le volte che lo leggo :-)

Armaduk ha detto...

The Killing Joke è la più bella storia di Batman mai pubblicata. Parere di Nomad, quindi verità assoluta.

E chi sono io per contestare il parere di Nomad, quindi la verità assoluta?
Per cui quoto in pieno!

Per quanto, ripensando un attimo ad "Arkham Asylum", uhm... direi che è una bella lotta. Cazzo stiamo parlando di Morrison & McKean...

Ma torniamo a watchmen:un fumetto "politico" e "demolitore", creato in USA e ivi ambientato, con quella potenza e quelle valenze, semplicemente non poteva prescindere dai super eroi.
Sono d'accordo, specialmente sulle valenze. Soprattutto perchè è un fumetto di supereroi e non avrebbe avuto alcun senso senza di essi. Ed è proprio per questo che preferisco altri lavori di moore che sono altrettanto potenti, ma con valenze ben diverse.

Tra l'altro "from hell" è stato il primo e unico fumetto letto in età adulta che mi abbia VERAMENTE messo addosso una sensazione di angoscia. Al punto che non sono mai riuscito a leggere il quinto volume.

Anonimo ha detto...

Sai che "dimmi il tuo fumetto di moore preferito?" potrebbe essere un test psicologico?

Il mio è V for Vendetta, mi sa, ma The league gli sta subito dietro.

Fabrizio ha detto...

Ah! Gosh è una fumetteria stupenda! Tutti si fiondano al Forbidden Planet, ma Gosh è un vero culto...!

Fab

Armaduk ha detto...

Quoto Fabrizio
Il Forbidden Planet è perfetto se cerchi action figures, cards e gadgets ma se vuoi BEI fumetti vai da Gosh.
Tra l'altro a nemmeno 100 metri da Gosh c'è un negozio di belle arti (non ricordo il nome) che ha di quel materiale da brividi. Peccato i prezzi londinesi.

Anonimo ha detto...

io sono un divoratore di supereroi da tantissimo, di batman in particolare. per me la cosa migliore scritta su di lui rimane "il ritorno del cavaliere oscuro", poi probabilmente "anno uno". insomma, miller. non mi dispiace "the killing joke", e "arkham asylum" non mi ha detto niente, anzi. l'ho trovato forzatamente morboso.
un fumetto che mi ha lasciato tiepido è stato "marvels", a me ross non dice proprio niente. mi sono divertito a riconoscere i beatles nascosti tra la folla o le copertine dei dischi di bowie, ma lì mi sono fermato. anche la storia è stata una buona opportunità un po' sprecata.
il processo fatto da moore in "watchmen" è inscindibile dai supereroi perchè secondo me quello che voleva fare era partire dal fumetto "classico", che per antonomasia è quello supereroistico. anche il cinema americano tra i '40 e i '50 è quello classico, e da lì si è staccato tutto il resto. poi ho preferito la league, comunque...

Anonimo ha detto...

In Powers, tra l'altro, c'è una cover uguale a quella del white album. Poi, per ridere, ne avevano proposte altre, tipo una tutta nera come quella di "Smell the glove" degli Spinal Tap, ecc.

Antonio ha detto...

Se volete il delirio a livello indie-musicale, consiglio Phonogram della Image...

Anonimo ha detto...

Come già detto per telefono, penso che, per raccontare quello che ha raccontato, non poteva che scegliere i super-eroi (tra l'altro inventati di sana pianta e che incarnano, ognuno di loro, lo stereotipo del super-eroe).

In fondo, con Watchmen, non ha fatto altro che anticipare gli States dell'11 settembre.
Una nazione con la presunzione dell'invulrnebilità, colpita al cuore sul suo stesso suolo.
Se avesse usato un altro "genere" (come per V for Vendetta), non avrebbe colpito l'immaginario collettivo dei lettori americani.
E non solo, visto che, volenti o nolenti (più nolenti, per la verità) sono decenni che ci dobbiamo sorbire gli USA come "modello" mondiale.

Tutto ciò, logicamente, senza considerare gli innumerevoli livelli di lettura dell'opera, che ne fanno un vero capolavoro.

Armaduk ha detto...

@antonio: Se volete il delirio a livello indie-musicale, consiglio Phonogram della Image...

Io da qualche parte qui in casa dovrei anche avere una paio di numeri di "Red Rocket 7"... :)

@Sandro: e infatti ripeto che hai perfettamente ragione. In un contesto NON supereroistico un'opera come Watchmen sarebbe stata tutt'altra cosa.

volenti o nolenti (più nolenti, per la verità) sono decenni che ci dobbiamo sorbire gli USA come "modello" mondiale Perchè il modello culturale americano compernde tutto e il contrario di tutto. E' anche vero però che modelli culturali americani metabolizzati da autori europei hanno dato spesso vita a capolavori (ciao MrHarrison!). Ma questo è un discorso lungo...

Noto però che tutti quelli che sono intervenuti sull'argomento "watchmen" abbiano detto :"Watchmen è un capolavoro assoluto anche se personalmente preferisco X (mettere al posto di X un altro qualsiasi titolo di moore).

Anonimo ha detto...

Io, per esempio, non ho detto che preferisco altro, però, se devo dare un gradimento di preferenza (con qualcosa che NON ha a che fare con i super-eroi) direi Signal to noise, di Gaiman/McKean, che venne pubblicato sulla rivista Corto Maltese col titolo Apocalisse Personale.

Armaduk ha detto...

No, no! Qualcosa di Moore.

Nomad ha detto...

Io tengo Watchmen al primo posto, ma sono fermo al primo vol. di from hell, quindi non posso fare una classifica vera in questo momento.
Prima di essere massacrato, comunico che non ho continuato from hell non perchè non mi è piaciuto (tutt'altro), ma perchè l'ultimo trasloco ha sperduto i volumi in qualche dimensione altrnativa a cui accedere solo dopo settimane di scavo tra scatoloni vari :-(
prima o poi ce la farò.

Anonimo ha detto...

anche per me vale il discorso del "troppo cervellotico". pur essendo una persona mooooolto cerebrale, preferisco la lega degli straordinari gentlemen - sono sempre più tentato di prendere il terzo volume in inglese, non riesco ad aspettare che lo traducano, sempre che lo facciano -. ho letto una volta watchmen, e il fatto che aspetti di avere una vacanza o moltissimo tempo libero per rileggerlo la dice lunga.

Anonimo ha detto...

Ah, solo qualcosa di Moore!...

V for Vendetta è troppo facile... allora dico From Hell.

Antonio ha detto...

IL Black Book della League non dovrebbero tradurlo perche' non dovrebbe uscire dagli States per motivi di diritti dopo gli scazzi con Mr. Moore...

Io ce l'ho :-P


P.S.: Watchmen, va riletto, ogni tot. Ci vuole...