mercoledì 25 marzo 2009

Immigrant song

Come ormai sanno anche i sassi in terra in questo periodo sto lavorando su "Inferno".
"Inferno" sarà pubblicato in Francia dalla edizioni Casterman per la linea KSTR.
Di "Inferno" al momento non si prevede un'edizione italiana. Poi magari potrà capitare che qualche editore italiano si dimostri interessato alla pubblicazione su territorio nazionale, ma per il momento naturalmente ancora non se ne parla.
"Inferno" fa parte di una serie di progetti che io e Susanna abbiamo sottoposto, prima che in Francia, ad una serie di editori italiani, ricevendo nella metà dei casi risposte piuttosto vaghe e nell'altra metà non ricevendo alcuna risposta.
Quindi per favore se ne vadano a fare in culo tutti quelli che sono lì pronti a sputare sentenze sulla Francia e sui francesi. Il mercato francese in questo momento consente di vivere con dignità ad un buon quarto degli autori italiani. Me compreso.
Se vuoi pubblicare e vivere del tuo lavoro rimanendo in italia devi lavorare per disney o bonelli. Punto.
Certo, puoi lavorare per piccole case editrici fatte di gente che ha passione e che sul fumetto non disneyano/bonelliano investe tempo soldi e fatica ma stai sicuro che questo lavoro non ti permetterebbe di arrivare non solo alla fine ma neanche a metà del mese.
Tutto questo era per dire che la francia (e, per certi versi, anche gli stati uniti, ma questo è un altro discorso) in questo momento sta salvando il fumetto italiano da una completa deriva mainstream.
Quindi la prossima volta che pensate a quant'è bravo quell'autore (magari acclamatissimo) non bonelliano o disneyano abbiate l'accortezza di non essere così deficienti da aggiungere qualcosa di offensivo o poco carino nei confronti della francia, perchè è grazie alla francia che quell'autore può permettersi di farvi leggere le sue storie. Cazzo.

sabato 14 marzo 2009

Recensione: WATCHMEN


Visto ieri sera.
Non me ne frega abbastanza da scrivere una recensione esaustiva ed articolata, per cui andiamo direttamente alla versione breve:

Meglio di quanto mi aspettassi.
Belli i titoli di testa presi da Fincher in "Panic room".
Mi ha fatto cagare comunque.

Punto.

Ah, e no, non sono un integralista di Moore.

martedì 3 marzo 2009

Back from Mantova

Nel corso di questa edizione di Mantova Comics (and toys) sono riuscito (in 5 ore) a:
1- Non litigare con i cosplayers.
2- Spaccare un labbro al bravo Alex. (Scusascusascusa!!! Avevo dimenticato che indossavo il giubbotto con le borchie!!)
3- Fare una bella figura di merda con Elena Casagrande appena conosciuta ("Ah, si, sei una colorista, vero?").
4- Scambiare una serie di motti faceti (leggi cazzate) con Sara.
5- Accordarmi con Mario (edizioni arcadia) per l'uscita del prossimo volume di Ford Ravenstock.
6- Chiacchierare a lungo con uno dei miei artisti preferiti in assoluto.
7- Recuperare i miei coglioni rotolati nell'angolo più remoto della sala conferenze durante la conferenza "Girls on writing" in cui mi viene spiegato che il fumetto è sinergia fra immagine e parola e che per sceneggiare non c'è affatto bisogno di leggere fumetti né di conoscere i linguaggi propri del medium ma basta essere scrittori e avere passione. E a riprova di questa teoria bisogna infilare nel discorso a intervalli random la parola "alanmùr". Se poi hai le tette la sceneggiatura viene pure meglio. Il moderatore è riuscito a rimanere impassibile (anche se visibilmente scosso) in occasione di un paio di affermazioni particolarmente surreali da parte delle relatrici. L'unica nota positiva gli interventi di Micol, sensati ed intelligenti.
8- Scoprire di condividere l'amore per gli stessi autori con un perfetto sconosciuto che poi ho saputo si chiama Manuel ed è un disegnatore della madonna.
9- Realizzare qualche disegnino del buon Ford per gli aficionados.
10- Condividere caffé, chiacchiere e cazzeggi con amici che non vedevo da tempo.
11- Crepare d'invidia per la velocità con cui quest'essere ultraterreno realizza tavole su tavole di squisita fattura (Maledetto!!).
12- Tornare a casa sano e salvo nonostante la visibilità sulla cisa non superasse i 30 cm causa nebbia.
13- Tornare a casa in tempo per vedere House.