domenica 13 gennaio 2008

Primo post del 2008.

Va bene. Visto che sono sopravvissuto alle feste natalizie posso postare il primo post del 2008. Cominciamo quest'anno con un po' di pubblicità, va!
Questa che vedete qua sotto è in ante-anteprima la cover del secondo volume delle avventure di Ford Ravenstock, pubblicato dalle Edizioni Arcadia.


Non lasciatevi trarre in inganno dal fatto che ci sia già la cover. Per il momento sto ancora disegnando le tavole con i tempi che mi hanno valso il soprannome di "slowhand" e il bravissimo Fabio D'Auria sta provvedendo alla colorazione. Il volume uscirà comunque fra qualche mese in occasione del Comicon di Napoli.

Se nel primo volume, pubblicato dalla Panini, si introducevano i protagonisti della miniserie, in questo secondo albo si approfondiscono i rapporti fra i personaggi, in particolare fra il signor Ravenstock ed il detective Moore. Inoltre il nostro piccolo, dolce e melanconico Ford riuscirà a compiere altre buone azioni sottraendo al peso di questa valle di lacrime alcuni simpatici individui. Non vi dico altro se non che il tema di questo volume sarà, come potete facilmente dedurre dalla cover, quello dell'acqua.

E, a proposito di acqua, vi ricordo che era il tema su cui verteva anche l'ultimo numero di "Mono", rivista della Tunuè, che è uscita a novembre con un bellissimo racconto di Susanna ed una mia illustrazione a corredo. Già che mi sento magnanimo vi posto l'illustrazione.


Se poi volete leggere il racconto potete comprare la rivista oppure, a scelta, andare in fumetteria e leggerlo a sbafo.

Per il momento è tutto.

77 commenti:

Antonio ha detto...

Primo!

Ti e' arrivata la mail in cui ti rispondevo alla tua?

Fammi sapere se per domenica e' ancora ok...

Armaduk ha detto...

Sì, ma ormai già lo sai!

Anonimo ha detto...

No, eh!
Di "slowhand" ce ne solo uno!
Mica vorrai farti cambiare il nome di battesimo in Eric?

Comunque, a parte questa mancanza di senso del sacro, non vedo l'ora di leggere del piccolo, dolce e melanconico Ford! :)

Susanna Raule ha detto...

"Senso del sacro" Clapton?

;)

Armaduk ha detto...

Beh, a parte il fatto che sul termine "slowhand" potremmo fare delle fin troppo facili battute a tema onanistico direi che Clapton rientra comunque nel "senso del sacro". Anche se per me sono più sacri gilmour e knopfler...

Susanna Raule ha detto...

Anch'io, ovviamente.

Ma intendevo: Clapton e "sacro" nella stessa frase mi davano da pensare, visto quanto è sempre stato... direi blasfemo, ma non sarebbe il termine giusto. Diciamo tutto il contrario che santo, va'! :)

Antonio ha detto...

Diciamo anche tutto il contrario di un chitarrista...

Anonimo ha detto...

Ciao...

Bella illustrazione, Armando...
Bella anche la copertina di Ford Ravenstock...! A questo punto aspettiamo l'uscita!

Hai letto il precedente post...
quello che ho scritto sulla tua illustrazione del Natale?

Comunque,
se dovesse partire Hammer... ti piacerebbe ritornare nella banda?
Non c'è nulla di definitivo ma molta voglia di fare e di divertirsi... come ai vecchi tempi!
Compatibilmente ai tuoi impegni, perchè anch'io e Rick, prima il lavoro poi il piacere!

Alla prossima
Ciao,
Marco

Armaduk ha detto...

@sraule: oops, avevo frainteso, sorry.

@antonio: acidino, eh? :P
cosa ti ha fatto il povero eric?

@marco: si, ho letto il commento e ci sono rimasto di sasso. per rispondere alla tua domanda:ti piacerebbe ritornare nella banda? così al volo ti riponderei:"Si, di corsa!!" ma in realtà dipende da un bel po' di fattori. A cominciare dal fatto che non posso (e non VOGLIO) tornare ad uno stile "bonelliano" con cui non mi sento molto a mio agio.
Comunque parliamone!
Se vuoi puoi scrivermi all'indirizzo gmail che vedi in alto sotto l'immagine della tipa col microfono. :)

Susanna Raule ha detto...

Diciamo anche tutto il contrario di un chitarrista...

Wahaha!
Comunque, se vogliamo dirla tutta, non mi ha mai fatto impazzire in generale, non solo come chitarrista.
Troppo seventies.
Troppi pantaloni a zampa.
Troppo poco sexy.
Troppa Lori Del Santo. :asd:

[emo] ha detto...

Finalmente. Stavo cominciando a mettere muffa sulle palpebre!
Ottima cover, proprio bella, ma bramo la storia.
Sull'illu già sai.
Su Clapton, per puro spirito di contraddizione nei confronti di Antonio, dico che per me Clapton è ottimo e che lui ascolta solo gente che finge di suonare e fa musica col piccì, come i musi gialli per l'animazione.

Anonimo ha detto...

Ragazzi, Eric non sarà sacro, ma per vuol dire Cream!
I Cream, santiddio!

A proposito: bella cover! :)

Antonio ha detto...

Su Clapton, per puro spirito di contraddizione nei confronti di Antonio, dico che per me Clapton è ottimo e che lui ascolta solo gente che finge di suonare e fa musica col piccì, come i musi gialli per l'animazione.

Parole sante...

Susanna Raule ha detto...

@emo: [...]gente che finge di suonare e fa musica col piccì [...]

è inutile.
giuro che ci ho provato ad evitare il flame, ma ormai è inevitabile:
SARANNO BELLI I MARILLION DIOBUONO!

Armaduk ha detto...

sraule, non far tanto la bulla. ti ricordo che recentemente mi hai costretto ad acquisire quella schifezza dell'ultimo album di Marilyn Manson.

Anonimo ha detto...

aaaahhhh, finalmente altre notizie dal ravenstock che a voi mi ha avvicinato, corredate da commenti su chitarristi...
non posso che essere felice di sapere della prossima pubblicazione, come ho detto in altra sede.
clapton ha rubato la donna a harrison, un filo di risentimento ce l'ho... come chitarrista: fino ai cream e ai blind faith tutto bene, vada ancora per derek and the dominoes, poi assolutamente superfluo.

Susanna Raule ha detto...

ti ricordo che recentemente mi hai costretto ad acquisire quella schifezza dell'ultimo album di Marilyn Manson.

E allora? E allora?
Pensavo di comprarmi anche l'action figure, tanto per completezza.
Insieme a quella di Gene Simmons che caccia fuori la lingua direi che è imprescindibile.
Ti risulta che abbiano mai fatto una action figures di Eric Clapton?
Ecco, vedi?

Susanna Raule ha detto...

Ed ecco la risposta seria.

Robert Fripp
Eddie VanHalen
Mark Knopfler
Jimi Hendrix
Keith Richards
Jeff Beck
Jimmy Page
Chuck Berry


Mr Clapton, dove sei, adesso?

Anonimo ha detto...

Un post di fumetti che sfocia in una disquisizione su chitarristi.
mmm... c'è qualcosa di freudiano in tutto cio?

Comunque, tornando IT :p, sul Clapton da un certo periodo in poi sono più che d'accordo, ma i Cream! I Cream!

@susanna: sottoscrivo la lista, ma ci aggiungerei un nome troppo spesso sottovalutato: Steve Hackett (intendo quello dei Genesis con Gabriel).

Armaduk ha detto...

e david gilmour?
e ted nugent?
e mike oldfield?
e ronnie james dio?

Armaduk ha detto...

ok, ted nugent andrebbe bruciato vivo e r.j.dio non sa neanche com'è fatta una chitarra però ci siamo capiti.

Antonio ha detto...

Ecco cosa intendo quando parlo di chitarristi:

Steve Lukather,
Dave Navarro,
(Dio) J Mascis,
Kim Tahil,
ma anche tamarroni imprescindibili come:

Steve Vai, Malmsteen, Satriani, John 5 e via dicendo...

e il supremo Ritchie Blackmore dove lo mettiamo?

Ah, prevengo l'obiezione di Emo: sono tutti nomi veri. Puoi controllare su Google...

Susanna Raule ha detto...

Malmsteen malgrado l'estrema perizia non mi ha mai trasmesso niente.
E in più è anche antipatico.

In compenso prima ho dimenticato un nome imprescindibile, ovvero il grande Mick Ronson.

Antonio ha detto...

Concordo su Malmsteen (e Steve Vai, per esempio), ma rilancio: non trasmette niente ma e' un chitarrista. Al contrario di Clapton, che non trasmette niente e NON e' un chitarrista... hahah

P.S.: dimenticavo Zappa.

Susanna Raule ha detto...

Non ho mai saputo cosa pensare di Zappa e lo conosco poco. Proprio in questi giorni stavo pensando che dovrei saric- hem, comprarmi tutta la sua discografia e tentare di capire.

Solo, se avessi il tempo...

Concordo in pieno sul tuo giudizio su Clapton, parola per parola.

Armaduk ha detto...

La vostra antipatia per clapton vi attirerà maledizioni e anatemi da parte di sandro. siete avvisati.

btw: a quanto pare l'OT ruleggia!

Anonimo ha detto...

non posso non parlareeeeee!!!!!! sono un chitarrista praticamente di mestiere!!!!
jimi hendrix, keith richards, jimmy page, robert fripp, adrian belew, jeff beck, frank zappa, il clapton dei cream, prince (ebbene sì, è un chitarrista della madonna), mick taylor, ronnie wood, duane allman, pete townshend, mark knopfler, david gilmoure, brian may.. questi sono i chitarristi ROCK che hanno cambiato lo strumento! cosa c'entrano vai, satriani o quel pagliacco di malmsteen? quelli sono fenomeni da baraccone!

Susanna Raule ha detto...

Waha, lo sapevo che si sarebbe alzata la tua voce, MrHarrison!
Ma su Clapton rimango sulle mie, sorry, Cream o non Cream.

Armaduk ha detto...

Giusto. Brian May. dimenticavo.

Comunque quand'ero tipo sedicenne volevo imparare a suonare il basso che però costava troppo. Qualcuno che ci capiva (ma non so fino a che punto) più di me mi disse che se avessi imparato a suonare la chitarra avrei saputo suonare anche il basso. Così comprai una chitarra acustica e imparai a fare il giro di do. Però non era proprio come suonare il basso. Io volevo tirare fuori il DAM-DAM-DOOM-DOOM-DOOM-DAM-DOOM-DOOM-DOOM di "guns of brixton" così mi saltò via la corda del mi basso e tornai a disegnare per diventare disegnatore.
Forse è stato meglio così perchè non credo che sarei diventato 'sto gran bassista.
Però come disegnatore alcune cose mi mancano. Voglio dire, schiantare l'asta del pennino su una boccetta di china Windsor & Newton in casa mia e schiantare un basso Gibson su un amplificatore Marshall su un palco davanti a 50.000 fan urlanti NON sono esattamente la stessa cosa. Senza contare il fatto che una boccetta di china che esplode in casa mia fa molto più danno.

Anonimo ha detto...

@Armando: Perchè Gilmour non era stato già citato?
Oldfield non lo conseidero un chitarrista, ma un genio (quindi, categoria a parte!)
Anatemi? Ma de che? Tuttalpiù se lo becca solo Susanna che si ostina a non apprezzare Eric epoca Cream! :p

Concordo sul fatto che sia un OT fantastico!

Antonio ha detto...

Mr Harrison:
Non per fare polemica con te, ma sono sicuro che ci sono tantissimi chitarristi di mestiere (e alcuni li conosco pure) che possono garantire sulle qualita' di Steve Vai e Satriani (e anche quel grezzone di Malmsteen).
E poi la tua visione mi pare orientata solo so un certo tipo di "guitar hero" (non a caso alcuni grandissimi come Blackmore non li citi).
In ogni caso, per me lo strumento lo hanno cambiato in tre:
Hendrix, Blackmore e Mascis. Questo per quanto riguarda il rock. Per il jazz, tanti parleranno di Metheny e via dicendo, ma a me non interessa.
No Cream for me...

Anonimo ha detto...

No Cream for you?

Ti manderei un anatema, ma proprio non so come si faccia!
Mi immagino una scena del tipo:
scuola di magia (non per forza Hogwarts, eh?!). La maestra dice agli alunni "Oggi compito in classe. Scrivete: anaTEMA...".

Lo so che è pessima.
Mandatemi un anatema (con relative istruzioni, plaese).

Armaduk ha detto...

Non lo so come si manda un anatema. Bisognerebbe chiedere a benny16™. forse lui lo sa.
Comunque suppongo che basti alzare solennemente il braccio destro e pronunciare ad alta voce e sempre solennemente le parole "anatema su di voi" o, in alternativa, la formula "puozz'ittà o'bbelen'".

smoky man ha detto...

belle nuove, cmq...
un saluto di Sardegna
smok!

Anonimo ha detto...

Quindi se faccio precedere la formula che mi suggerisci da "Puozz'ittà o sang!" dovrebbe avere più efficacia, giusto?

Armaduk ha detto...

@smoky: Hello smok!
Si, belle nuove, ma per il momento stiamo tutti a dita incrociate. News seguiranno.
Un salutone anche a te!

@sandro: Buhahahahaha!!
"Puozz'ittà o sang!" e "puozz'ittà o'bbelen'" mi pare un po'-come dire?- esagerato, ridondante, barocco, ecco.
Una personcina perbene, fine e sobria dovrebbe usare O l'uno O l'altro.

Anonimo ha detto...

Una personcina perbene, fine e sobria?
OK.

PUOZZ'ITTA' O SANG, PUOZZ'ITTA' O' BBELEN!

Ah!
Mi sento meglio!

Esperienza catartica, direi.

Susanna Raule ha detto...

Riguardo l'anatema: io ne conosco uno semplice ma diretto, elegante nella sua semplicità.
Non servono neanche parole. Conta?

Inutile dire che c'è una barriera linguistica tra voi e me, boys.

Armaduk ha detto...

@sandro: oh, lo sapevo che l'anatema sarebbe arrivato. Però hai usato entrambe le formule magiche quindi sei ridondante.

@sraule:Non servono neanche parole. Conta?
uhm... non credo che conti. l'anatema D.O.C. prevede l'uso di espressioni linguistiche. Eh, è risaputo!

Anonimo ha detto...

Ha qualcosa a che fare coi... gioielli di famiglia?

Anonimo ha detto...

@Arm: in effetti ridondavo non poco!

Susanna Raule ha detto...

E' coinvolto il dito medio di una mano a scelta, ma volendo vi si possono abbinare varie parole altamente esoteriche.
Mi rendo conto che è inadeguato, però...

Antonio ha detto...

come mi difendo io, invece, dall'anatema?
Salvami, Susanna...

Io invoco Reznor, mi sa.

Susanna Raule ha detto...

Lo invoco sempre anch'io ma non viene mai...
L'unico risultato è che poi faccio i sogni zozzi, sig!

Io credo che dovremmo usare il solito bieco trucchetto del "sono troppo superiore per replicare". :asd:

Anonimo ha detto...

@antonio: ma sono assolutamente sicuro che molti professionisti possano spendere belle parole per satriani, vai e malmsteen, che sono chitarristi dalla tecnica impareggiabile. per fare il magnanimo, ci aggiungo anche john petrucci, giusto per completare la quardiade degli zarri.
sicuramente blackmore ha un valore superiore rispetto a questi qui, perchè storicamente senza di lui questi non ci sarebbero, e sarei anche d'accordo nell'aggiungerlo alla mia lista. la tecnica non è la prima cosa, altrimenti hendrix non starebbe in nessuna delle nostre classifiche. tra l'altro nella mia ho dimenticato chuck berry.
la mia lista di chitarristi vuol dire una cosa e una cosa sola: che a me piacciono i chitarristi che suonano per la musica, non per la chitarra.
definire chi ha cambiato lo strumento è arduo, ma a grandi linee il capostipite dei chitarristi elettrici è charlie christian. poi c'è chuck berry; la chitarra elettrica di oggi è modellata da una parte sui riff, quindi il riffmaster keith richards, e dall'altra sul solismo pirotecnico, quindi hendrix e jeff beck (che quand'era negli yardbirds negli stessi mesi era alla pari). poi ci sono quelli che hanno ampliato il lessico dello strumento, trovandogli nuovi suoni: jimmy page (fondamentale per l'uso della musica araba, grande manipolatore di forme), robert fripp (che usa per primo i delay, i modi a trasposizione limitata)...
quando parlavo di jazzisti pensavo più a frisell, wes montgomery e charlie christian, visto che si parlava di chitarra elettrica; metheny è un raggruppamento di luoghi comuni chitarristici (ma è bravissimo, non si discute).
vi lascio ai vostri messaggi in codice

Anonimo ha detto...

ah, se fossi in steve howe degli yes mi offenderei: nessuno lo ha citato...

Anonimo ha detto...

Una ola per Howe!
Assolutamente un grande.

Vabbé, direi di passare ai bassisti. :p

E qui stronco subito la discussione citando l'unico, immenso, grande bassista di tutti i tempi:
JACO PASTORIUS!

@Susanna: concordo col tuo anatema. E' l'unico che non ha bisogno di formule.
Quella si che sarebbe ridondanza.

@Arm e Susy: ieri ho sentito per telefono Rosario Spanò. Vi saluta e vi rinnova l'invito per il Comicon.

Antonio ha detto...

la mia lista di chitarristi vuol dire una cosa e una cosa sola: che a me piacciono i chitarristi che suonano per la musica, non per la chitarra.

Caro Mr. Harrison, premesso che su una affermazione cosi' non si puo' che essere d'accordo, alla fine chi decide chi suona per la musica?
Per me, per esempio, Clapton non suona per la musica. E Satriani si.
Tony Iommi si e Metheny no. Magari le mie sono posizioni antitetiche alle tue, in questo senso. Chi ha ragione?

Fra l'altro secondo me il valore storico conta relativamente. Per questo dico che Richards avra' pure inventato qualcosa (molto) ma e' un chitarrista molto piu' modesto di altri.

Ognuno ha la propria idea di cosa debba essere un chitarrista, che deriva soprattutto dalla propria formazione culturale. Mi pare che la tua ti spinga a preferire il filone rock-blues "allargato" (vedi Fripp) dei seventies...

Per me Vernon Reid, David Pajo e Dave Navarro (quello vero, non l'ectoplasma che esce con Carmen Electra) hanno dato alla musica molto di piu' di alcuni dei soliti nomi. Quindi e' tutta una questione di gusti personali...

Anonimo ha detto...

oh, hai ragione, dimenticavo vernon reid, grandissimo chitarrista.

il filone rock-blues allargato non è il mio, in effetti: mi annoio dopo un pezzo o due a sentire certi pezzi.
quando parlo di chitarristi più attenti alla chitarra che non alla musica, penso a chi compone in 11/16 con scale a plettraggio alternato, veloci, tapping clamorosi, espedienti tecnici astrusi, tecnicismi tirati, chitarre morbide per andare il più veloce possibile. sembra di sentir parlare richard benson. per non parlare di vai che sul palco si deve sparare il ventilatore in faccia per tirare indietro i capelli.
l'uso di uno strumento matura nel momento in cui si sviluppa un suo linguaggio idiomatico: quello della chitarra elettrica include feedback, rumori, scordature e quant'altro; andare sempre più veloce con scale complicate è una cosa che si fa da che mondo è mondo, ma non è quello il linguaggio di uno strumento, ne è solo una parte - cui si può dare più o meno risalto, ma non è quella la chiave di volta per comprendere uno strumento.
è ovvio a chiunque che qualsiasi ragazzino che abbia studiato un pochino di chitarra sia tecnicamente più bravo di keith richards: difficilmente però riesco a pensare a qualcuno che abbia modellato un ruolo per la chitarra come ha fatto lui. e questo conta. ed è un ruolo in cui sono più importanti le note che non fa, piuttosto che la velocità delle note.
continuo a ribadire che metheny non mi piace, preferisco frisell, che è uno degli ultimi grandi innovatori del suono della chitarra elettrica; però se dobbiamo metterci a parlare di pura innovazione, nulla ha più senso dopo derek bailey.

Antonio ha detto...

Guarda, il tuo discorso di base lo posso anche condividere (quello sul linguaggio della chitarra), pero' mi farebbe un po' strano imporre un'ortodossia sul linguaggio stesso (magari quasi bollando Steve Vai come eretico).
Per quanto riguarda Clapton, mi sembra (e mi posso sbagliare) che sia piu' importante quello che CI HANNO DETTO che ha fatto di quello che in realta' possiamo pensare che abbia fatto.
E' ben diverso dal discorso che fai tu su Richards, che (secondo te, ma sono d'accordo) ha definito un ruolo al di la' dell'apporto tecnico. PER ME, Clapton non ha definito nulla.
Per quanto riguarda Vai e fratelli, sono stato il primo a definirli Tamarri. Pero' e' presuntuoso cancellarli dal canone. La loro ricerca artistica sara' rozza, ma lo e' nella stessa maniera in cui, nel disegno, un Corben o Bisley puntano tutto su un codice espressivo che esalti la perizia tecnica della rappresentazione minuziosa dei muscoli e del corpo umano a scapito di tutto il resto.

Io mi leggo Armando Rossi (e Kristiansen, e Fegredo, e Sean Phillips), che dei muscoli magari se ne frega, perche' per me ha una forza espressiva mille volte piu'grande, ma mi verrebbe un po' male dire che (per restare in ambito degli idoli di Mollica) Manara (quello di adesso) e' un grandissimo disegnatore. Se parlo di un disegnatore che non mi rappresenta niente dal punto di vista dell'espressione e dell'evocativita' (perche' di questo si parla, alla fine, no?) allora tanto vale che mi scelga uno supertecnico...

Derek Bailey non so chi e', mi spiace, ma i Sonic Youth qualcosa lo hanno fatto per quanto riguarda l'approccio nuovo alla chitarra. E Tortoise e soci non li sottovaluterei...

Anonimo ha detto...

ma anche i sonic youth sono importantissimi, assolutamente.
tra l'altro non nego che vai e compagni non siano importanti, tra l'altro la loro importanza per un certo discorso sullo strumento non si discute.
e sono anche d'accordo sul dire che clapton è un chitarrista molto sopravvalutato, io non lo difendo.
giusto il suo lavoro coi cream ha una certa rilevanza, perchè ha definito ulteriormente e parallelamente a hendrix un suono. ma a hendrix non va assolutamente accostato, su questo non c'è ombra di dubbio. come anche a richards o fripp - su cui, tra l'altro, ho scritto la tesi di laurea

Antonio ha detto...

OK per la definizione, da parte di Clapton, di un suono (parallelamente ad Hendrix) ma il grandissimo Eddie Hazel, per esempio, ha fatto altrettanto (anzi di piu', nel senso che ha riportato il rock alle origini nere) e non se lo caga nessuno.
On a side note, io sono sicuro che oggi Hendrix (se fosse vivo), sarebbe talmente avanti con l'uso di campionatori et similia che l'intellighenzia lo avrebbe gia' epurato dalla storia ufficiale del rock (congelando il suo lavoro agli anni "d'oro")...
Fripp ovviamente non si discute, eh!

Susanna Raule ha detto...

Ok, mi sono persa.
Però è bello guardavi.

Anonimo ha detto...

non sono così sicuro del fatto che l'intellighenzia avrebbe epurato hendrix una volta che fosse passato ai campionamenti... in fondo vengono incensati i lavori di peter gabriel, david byrne, brian eno e altri in cui i campioni vengono usati e pure tanto... poi qui siamo nella fanta-musica, argomento che mi piace ma su cui mi fermo. l'OT è andato troppo oltre!

Antonio ha detto...

si, scusa, hai ragione. E' solo che data la "non ortodossia" di Hendrix, immagino che avrebbe fatto delle cose talmente "non fighette" da essere incomprensibile.
Me lo immagino a collaborare con Prince Paul, Jay Electronica e Just Blaze, am anche con Jim Jones e Lil' Wayne... non proprio roba per tutti.
Eno e gli altri, al di la' della grandezza (innegabile), mi sembrano piu' facili da categorizzare dalle stesse persone che lodano certi tromboni a priori. Ma questa, come hai detto tu, e' fanta-musica...
Armando, posta qualcos'altro o non ci fermiamo piu'!!!!

:-)

Armaduk ha detto...

Ragazzi, questo blog aderisce alla "campagna per lo sviluppo e la valorizzazione dell'OT". Per cui potete continuare tranquillamente a disquisire di chitarre e chitarristi a vostro piacimento.

Appena avrò un po' di tempo metterò un nuovo post. Fino ad allora fate pure come se foste a casa vostra, che i vostri interventi li leggo volentieri. :)

Anonimo ha detto...

e alloooora giùùù di off topic!
probabilmente hendrix avrebbe fatto la fine di miles davis: qualcuno avrebbe continuato a seguirlo e ad amarlo, qualcuno lo avrebbe scoperto, qualcuno lo avrebbe disprezzato mettendo in discussione le sue scelte. tra l'altro è morto a pochi giorni da una registrazione con miles e tony williams, una gigantesca occasione mancata. prima dei campionatori ci sarebbe stato il progressive (le ultimissime cose che ha registrato fanno pensare anche a quello), magari la world music, poi il rap... il dubbio è che magari si sarebbe messo a fare blues alla stevie ray vaughan: sai che palle...

Antonio ha detto...

il dubbio è che magari si sarebbe messo a fare blues alla stevie ray vaughan: sai che palle...
Questa cosa avrebbe avuto comunque un lato positivo: non ci sarebbe stato stevie ray vaughan "a fare blues alla stevie ray vaughan", quantomeno!
E non mi fare pensare alla tristezza di un Hendrix progressive (haha)...

E visto che siamo alla sagra dell'OT, faccio l'OT dell'OT: qualcuno sa spiegarmi perche' la posizione di Mr. Harrison in campo chitarristico e' molto condivisa (cioe' uno spregio - giusto ma anche enorme - del lato tecnico fine a se' stesso), mentre, per quanto riguarda il DJing estremo, l'approccio e' proprio opposto?
Eppure chitarre e turntables sono strumenti simili da un certo punto di vista.

PaoloArmitano ha detto...

beh, esser soprannominato come Clapton, non e' poi cosi' male! E i risultati, sono ottimi secondo me!

Susanna Raule ha detto...

E non mi fare pensare alla tristezza di un Hendrix progressive (haha)...

Wahaha, non so perché ma hai detto così e mi sono immaginata un Jim Morrison disco.
Poi ci ho pensato meglio e mi sa che l'hanno anche fatto. Poveretto, per fortuna che è morto.

Anonimo ha detto...

beh, alcuni degli ultimi riff registrati da hendrix (sono pochi, su "first rays of the rising sun") fanno pensare a un lieve avvicinamento a quella corrente, come anche il fatto che fosse molto colpito dai king crimson che erano appena nati. ovviamente avrebbe interpretato la cosa, non sarebbe diventato un musicista prog. sperando che non rimanesse impantanato in quel regresso che è stato "band of gypsies".
la mia posizione rispetto a djing estremo e chitarre non è all'opposto, anzi: io non anelo a nessun "ritorno alle origini", se dico che ammiro paige più di satriani è per altro: il peso specifico di paige è stato di portata superiore rispetto a satriani. il "chitarrismo" alla malmsteen o satriani non è innovativo (della triade zarra, vai è sicuramente il migliore perchè continua una ricerca strumentale che gli altri non fanno), è una versione ipertrofica di hendrix e paige e blackmore e beck ecc., mentre adrian belew, bill frisell, terje rypdal, vernon reid portano il suono dello strumento verso nuovi lidi. fripp ad esempio non è importante per la sua tecnica - nessuno lo è - ma perchè ha "disintegrato" il suono della chitarra.
satriani non è un innovatore, è un continuatore di un ruolo, quello del guitar hero, portato a livelli tecnici più alti, ma non mette in discussione nulla. è questo che interessa a me

Antonio ha detto...

Si, si, il concetto e' chiaro (anche se io preferisco Satriani, a Vai). Il tuo atteggiamento, condiviso da molti per quanto riguarda la chitarra (e non ho problemi a dire che anche io la penso fondamentalmente come te) non vale pero' quando si parla di giradischi. Il quel caso, il tecnicismo "totale" domina tutto. Eppure, il metro di giudizio dovrebbe essere lo stesso, no?
Cioe', se non sei Q-Bert o Apollo o Vin-Rock non vali...
Io preferisco l'approccio "hendrixiano" di J.Rocc, per dire.

P.S: Perche' parli di involuzione quando ti riferisci alla Band of Gypsies? A me pare una cosa molto figlia del momento storico, quella fase di Jimi...

Armaduk ha detto...

Antonio: perche' la posizione di Mr. Harrison in campo chitarristico e' molto condivisa [...] Eppure chitarre e turntables sono strumenti simili da un certo punto di vista.

Da semplice fruitore di musica: forse perchè un chitarrista sul palco fa la sua porca figura mentre un dj sul palco quasi non lo viedi dietro la consolle?

Paolo:Thanks! Il problema è quando ti chiamano slowhand per la lentezza con cui realizzi le tavole... :)

Antonio ha detto...

Armando, non penso.

http://www.youtube.com/watch?v=cSl0xQp5xJM&feature=related

questo e' quello di cui parlo quando mi riferisco al supertecnicismo.

Anonimo ha detto...

penso a una involuzione riguardo a "band of gypsies" non tanto per il significato politico della scelta della band e del repertorio - la vicinanza con le pantere nere, il black power e tutto il resto -, quanto per il linguaggio musicale: se "are you experienced" e "electric ladyland" - con "axis: bold as love" a fare da gregario - hanno portato un nuovo suono, un nuovo fraseggio, in generale una nuova immagine della chitarra elettrica, l'ultimo lavoro è molto più "roots", più blues nel senso semplicistico del termine.

per quanto riguarda il tecnicismo, non sono un fan di quello neanche per i dj, come non lo sono neanche per la batteria (soprattutto per la batteria). c'è una cosa su cui però rifletterò: il dj ha un linguaggio con meno storia alle spalle, e devo capire bene quale sia la sua forma idiomatica propria.

Susanna Raule ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=cSl0xQp5xJM&feature=related

Secondo te è preoccupante se i primi due minuti mi sono piaciuti?

Sul resto non ci entro nemmeno, gente, è semplicemente troppo specifico per la mia testolina :(

Anonimo ha detto...

ho apprezzato l'inizio, perchè non si può dire che non sia d'effetto, oltre al gusto dell'avere una ulteriore conferma del fatto che questo genere è figlio del jazz, ma poi che palle... è vero che ascolto legnate di ryoji ikeda o alva noto, però che palle lo stesso.
ma già lo stesso concetto di essere il campione mondiale di scratch è una jarrata pazzesca!

Antonio ha detto...

Allora: io non sono un grande fan del genere, pero' mi gasano queste cose.
Se vedete il documentario Scratch, che consiglio, c'e' una routine che fa Rob Swift (mi pare) che mi ha mandato in visibilio come neanche i ragazzini metallari a vedere un super-tapping di Vai...
Il documentario sarebbe la base da cui partire per riflettere sul djing.

P.S.: se ti pare una jarrata il campionato di scratch, allora sappi che ci sono almeno cinque categorie diverse!

E cerca altri video degli Invisibl Skratch Piklz o X-Cutioners/X-Men che fanno la scrtach band...
Li siamo al livello del parossismo!

Comunque ho capito cosa dicevi sulla Band of Gypsies e concordo, anche se, ripeto, mi pare tutto figlio dello zeitgeist.

Anonimo ha detto...

Un altro commento è si arriva a 70!

Intanto faccio il mio: ma Jimi, per fare il cunnilingus alla sua chitarra, aveva la punta della lingua rinforzata?
O, semplicemente, dopo un po' ci fai il callo?

Susanna Raule ha detto...

Purtroppo l'unica che potrebbe testimoniare sulla presenza o meno del callo è morta anche lei.


Settanta!

Anonimo ha detto...

Morta?
Diciamo che è a pezzi!

Secondo me quelli di Cold Case potrebbero risolvere l'enigma.

Antonio ha detto...

Post nuovo?

Susanna Raule ha detto...

In effetti sarebbe d'uopo :,

Anonimo ha detto...

Si, ma non troppo d'uopo.
Meglio un po' p'rima!




Scusate.

Donato ha detto...

KE BELLO! Sono venuto a conoscenza del 2° volume di Ford Ravenstock su ANTEPRIMA. Non vedo l'ora di comprarlo...anzi l'ho già ordinato in fumetteria :).
Complimenti mi piace moltissimo.

Armaduk ha detto...

E a me piaci tantissimo TU, Donato.
Sei libero stasera? :)

Donato ha detto...

ahahhahahahahahah! ciao e ancora complimenti.